Rally-O

Il Rally Obedience è una disciplina agonistica studiata per tutte quelle persone che desiderano svolgere un’ attività col proprio cane senza spingersi nell’ addestramento estremo e senza affrontare lunghi periodi di allenamento a volte stressanti per cani e proprietari e comunque molto impegnativi.

rally01x.jpg (15,398 Kb) Dal punto di vista prettamente tecnico una competizione di Rally Obedience è organizzata con un percorso composto da 10 – 12 stazioni.
Le stazioni, segnalate con coni arancioni, prevedono l’ esecuzione di esercizi di obbedienza.

Il regolamento prevede tre livelli di difficoltà dove la differenza più evidente è l’ esecuzione della prova al guinzaglio o meno. Gli esercizi sono per la maggior parte molto semplici, specialmente per i primi due livelli, e diventano appena più complicati al terzo livello.

L’ argomento che però ritengo più interessante è la filosofia di questa attività:
a) le competizioni sono aperte a tutte le tipologie di cani, senza distinzione di razza, sesso o età;
b) il Rally Obedience è stato ideato per aiutare a raggiungere una giusta relazione cane – proprietario e si dà quindi la possibilità di gareggiare a chiunque anche diversamente abile sia nel caso del conduttore sia nel caso del cane;
c) proprio per mettere in primo piano una buona relazione del binomio in gara, il giudizio in una competizione premia gli atteggiamenti positivi e la gioia di lavorare del cane anche se a scapito della precisione. Al contrario vengono penalizzati atteggiamenti di costrizione o punitivi nei confronti dell’ animale:
d) infine, non solo in allenamento, ma anche in gara è possibile parlare col cane, usare il premio (cibo o gioco) sia come stimolo che come rinforzo.

rally02x.jpg (15,398 Kb) A dimostrazione delle caratteristiche positive di questa attività la prima gara organizzata nel nostro centro ha visto la partecipazione di 25 concorrenti, tutto si è svolto in un clima piacevole e amichevole e non si è verificato nessun incidente di alcun tipo.
La speranza è che questa disciplina possa raggiungere anche in Italia il successo che ha a livello mondiale con il beneficio che la relazione tra uomo e cane si sposti sempre di più verso la collaborazione e il rispetto a scapito di una, a mio parere antica ed errata, concezione di relazione costruita sulla dominanza e sulla costrizione.

Dott. Giorgio Guglielminotti Garmot

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