Prove Naturali

Tra le numerose attività sportive presenti oggi in Italia da praticare col proprio cane, inizia a farsi spazio una nuova, per noi, attività di derivazione nord–europea e più precisamente svedese, denominata “Prove Naturali”.
E’ nota ormai ovunque l’ enorme cultura cinofila dei Paesi Scandinavi dove il lavoro col cane è sempre inteso come collaborazione del binomio cane–conduttore e sempre nel pieno rispetto dell’ animale senza mai usare sistemi di costrizione o violenza nei suoi confronti. In Italia ciò purtroppo non è sempre vero e troppo spesso si vedono azioni violente contro il cane che, per esempio, abbatte un ostacolo in una gara di agility senza che il conduttore pensi che forse l’errore è stato il suo.

prove01x.jpg (15,398 Kb) Fortunatamente le cose iniziano a cambiare anche qui da noi e sempre di più si osservano sia professionisti sia semplici proprietari di cani agire in modo corretto.
Le prove naturali, che presento qui, ci danno un’ ulteriore possibilità di interagire positivamente col nostro compagno divertendoci ed esaltando le doti specifiche di ogni cane. Le prove naturali non sono ancora gare ufficiali in Italia e quindi non è possibile trovare competizioni riconosciute dall’ ENCI, ma centri cinofili in diversi posti d’ Italia organizzano corsi e gare sociali.
Proprio dal nome possiamo subito capire che sono attività che mettono in risalto le caratteristiche naturali del cane, quindi le sue doti di ricerca, di curiosità, di utilizzo dell’ olfatto. E’ un tipo di impegno che prevede una buona relazione cane-conduttore e proprio grazie a questo, durante ogni prova daremo al nostro cane il ruolo più importante, visto che in quel caso possiede sicuramente i mezzi migliori per portare a termine la prova positivamente.

Nel dettaglio le prove naturali constano di una prova di obbedienza generale e quattro prove specifiche: la ricerca di oggetti, la pista, la ricerca di persone, il rapport (cane porta messaggio). Potremo allenare il cane per tutte e quattro le prove ma, in sede di gara, svolgeremo la prova di obbedienza, la ricerca di oggetti e una a scelta tra le tre rimanenti. Naturalmente esistono diversi livelli di difficoltà in funzione della preparazione del cane.

Nella prova di obbedienza gli esercizi sono: la condotta al guinzaglio, cane al guinzaglio che precede il conduttore, terra durante la marcia, richiamo, riporto, salto, terra in gruppo e invio a 50 metri fra il conduttore e un estraneo.

Nella ricerca di oggetti l’ area è costituita da una linea di 20 metri per 50 metri di profondità. Il cane deve localizzare e riportare uno alla volta quattro oggetti lasciati all’ interno dell’ area.

La pista è lunga 300 metri con due angoli a 90°. Viene tracciata dal conduttore stesso su indicazione dello steward. Lungo la pista vengono messi due oggetti piccoli e uno più grande alla fine della pista. Nei casi di classi più avanzate la pista viene fatta invecchiare sino a 40 minuti. Il cane segue la pista al guinzaglio e il conduttore cammina dietro di lui.

prove02x.jpg (15,398 Kb) Nella ricerca di persone classe principianti l’area è di 100 X 100 metri e ci sono tre figuranti: uno nascosto e due parzialmente nascosti. Il cane dovrà trovare e segnalare il figurante con l’ abbaio o con il Bringstel, un piccolo riportello attaccato al collare che il cane deve prendere in bocca e correre dal conduttore nel momento in cui trova il figurante.

L’ ultima prova, il rapport, consiste nel mandare il cane da due conduttori che si trovano ad una distanza minima di 400 metri. Dalla partenza (punto A), uno dei conduttori con il cane raggiunge il punto B che si trova a 400 metri. I cani in gara vengono rimandati al punto A con un intervallo di 3 minuti uno dall’ altro. Quindi con le stesse modalità, tutti i cani tornano da A a B e la prova è finita.

Anche non considerando l’aspetto agonistico queste prove sono un’ottima occasione per divertirsi col proprio cane insegnandogli qualcosa e imparando anche noi qualcosa in più sulle qualità eccezionali dei nostri amici.
La pressione addestrativa non è molto forte e ciò consente a tutti di avvicinarsi a tale disciplina. Non ultimo vi è l’ aspetto terapeutico. Questi sono esercizi che migliorano molto l’ autostima del cane e lo aiutano a operare lontano dal conduttore, cosa molto difficile per alcuni dei nostri cani, specialmente per quelli che vivono in città e che vivono l’ esterno dell’ abitazione solo al guinzaglio.

Dott. Giorgio Guglielminotti Garmot

tweet it post it mail it Share It Plus It Print It